lunedì 4 dicembre 2023

Montelupo


Informazioni di Base

  • Pubblicato da Putrid Games
  • Cartaceo 12€, niente digitale
  • Per Ragged Rascals, sempre di Putrid Games
  • Scritto da Giacomo Castellana e illustrato con le (belle) stock art di Carlos Castilho
  • Rilasciato con licenza CC BY 4.0

Presentazione e Descrizione

Montelupo è un Mega Dungeon appositamente realizzato per simulare come scrivevamo le avventure quando (da adolescenti) giocavamo con la “scatola rossa”. Un Dungeon abbastanza grande da poter essere utilizzato come ambientazione per tutte le vostre avventure (e abbastanza pericoloso da assicurarvi una morte indegna).

Montelupo è un modulo di avventura che descrive una piccola regione dai nomi (ma non dai toni) italici che include una piccola città, una manciata di luoghi piazzati su una mappa esagonale, e un dungeon su tre livelli.

L'aggancio per esplorarlo è il più classico esistente: un dungeon con dei tesori e dei pericoli, una città-base da cui partire per andare a razziarlo, avventurieri abbastanza coraggiosi o stupidi da farlo davvero.

Contenuto

La prima parte del modulo si apre con una brevissima descrizione della contea di Montelupo, una tabella casuale fin troppo classica, tra banditi, orchetti, goblin e boscaioli, e della città che dà il nome alla contea.

Montelupo Città

Purtroppo, anziché dare informazioni utili o interessanti che possano dare colore al luogo, sono descritti 13 posti (un bordello, un paio di locande, il mercato, le stalle, un'osteria ecc.) in maniera così banale che chiunque potrebbe inventarsi qualcosa di meglio su due piedi. Le descrizioni riguardano soprattutto i prezzi dei servizi offerti, tanto comuni che sarebbero potuti stare in una tabella, e includono qua e là qualche nome di ispirazione italica come lo Studio Alchemico Corvaccioni o i fratelli Mentecestano, fruttivendoli.

Un paio di esempi:


Pure i posti che avrebbero potuto essere intriganti e usati come slancio per qualche avventura, come la torre della maga Cermizia, o il bordello di Madame Desiderio, non hanno nulla di interessante da offrire in tal senso.

Gli unici vagamente interessanti sono il castello della Contessa, in cui sono custoditi tre oggetti magici che hanno sia degli effetti positivi che negativi, l'alchimista, che offre pozioni dagli effetti classici ma dalle troppo forti controindicazioni che vanno dal buffo alle battute sulla cacca, e La Cappella della Speranza, ma solo perché si ricollega a un'altra location del modulo.

Infine, oltre a una tabella di dicerie piuttosto scarna ma con qualche aggancio di avventura interessante, ma ahimè non sviluppato da nessuna parte nel modulo, c'è il rigattiere che ti cambia i soldi. Sì, perché per complicare le cose, le monete che recuperi nel dungeon non valgono davvero il loro valore, quindi tocca cambiarle con la "valuta locale" che non è altro che le classiche monete (rame, argento, oro, electrum, platino) ma con valori diversi.

Altri luoghi

Sono descritti poi altri quattro posti: il Castello Abbandonato, la Tomba del Silenzio, le Rovine del Tempio del Grande Bosco e la Taverna dell'Orco.

Nel primo c'è un interessante incontro con un "uomo lucertola", chiaramente un astronauta con tanto di pistola laser (che però rischia di uccidere chi la usa) e una capsula spaziale. Purtroppo non c'è molto altro su cui costruire. Da dove viene? La capsula è utilizzabile? Perché è qui? Vuole qualcosa? Zero.

La Tomba ha cinque stanze disposte a croce, di cui due hanno un paio di trappole attivate in maniera piuttosto imprevedibile (in una basta parlare, nell'altra bisogna premere di proposito una piastrella rossa, e non c'è nulla che avvisi del pericolo) che fanno spuntare dei nemici, e nell'ultima un sarcofago con del bottino (ma nessuna trappola) e un'avventuriero storpio.

Le Rovine del Grande Tempio è dove il curato del della Cappella della Speranza di cui sopra va a fare "oscuri rituali" per placare la sete di sangue del cosiddetto Grande Albero, pena la sua liberazione e "la sua crociata contro chiunque violi il suo dominio". A parte le stat dell'Albero, non c'è letteralmente scritto altro qui.

L'ultimo luogo, la Taverna dell'Orco, oltre ad essere un rimando poco sottile alla vera Taverna dell'Orco (buona, la consiglio) è forse la cosa più interessante dell'intero modulo: l'orco che la gestisce infatti rimette in vendita l'equip degli avventurieri morti nel dungeon, a cui la taverna è collegata tramite un passaggio segreto, e offre un menù che è nientemeno fatto con i pezzi dei cadaveri degli stessi avventurieri. Figo.

Il dungeon vero e proprio

Il dungeon è composto da tre livelli, ognuno composto da 2 aree separate raggiungibili solo dagli altri livelli, per un totale di 57 stanze descritte (ci arriviamo). Un'area di queste è segreta. Secondo me per essere definito "megadungeon" avrebbe bisogno di un po' di livelli e/o stanze in più, ma sono abbastanza aree da farci una campagnetta.

Vorrei poter dire che il dungeon è più sviluppato del resto del modulo fin qui descritto, però purtroppo non è così. Le stanze sono davvero scarne, le trappole quasi tutte del tipo "le rocce cadono, tutti muoiono", i mostri assolutamente classici (ragni, orchi, trogloditi, scheletri, melme). Ogni livello ha una tabella di incontri casuali.

Il livello più interessante è quello con una fazione di cultisti ciechi adoratori di una Gorgone e una fazione di ratti mannari, in lotta tra loro.

Il livello segreto, un piccolo complesso di caverne che può fungere da miniera di Babelite (un minerale magico di cui non ho trovato una vera descrizione, ma che potrebbe essermi sfuggita) ha una mappa con le stanze numerate, ma queste non hanno descrizione alcuna. Il modulo dice solo di tirare un incontro casuale per ogni caverna esplorata.

Allo stesso modo, una delle aree è fatta da sei stanze anch'esse senza alcuna descrizione, ma con del tesoro in monete e con un minotauro che si può "teletrasportare" da una stanza all'altra (ogni volta che entri tiri 1d6, se esce il numero della stanza in cui sei il minotauro è lì, anche se le stanze non sono collegate).

Le mappe in generale non sono solo "jaquayate", il che è bene, ma sono bizzarramente intricate, cosa che personalmente non apprezzo troppo. Molte stanze sono collegate da due o tre corridoi paralleli la cui scelta però non porta conseguenze, ma che almeno possono essere utilizzate tatticamente dagli avventurieri. Non essendoci quadretti seppur le stanze abbiano indicata la dimensione nella descrizione, rende più difficile il lavoro del master nel descrivere a voce la mappa con le eventuali distanze.


In fondo al manuale sono descritti due mostri specifici del dungeon, ovvero gli Arruffati (creature colorate poco pericolose facili da rendere amiche con regali luccicanti) e i Rinocefali (letteralmente dei nasi con occhi e gambe con grande olfatto, per nulla pericolosi, e codardi). Entrambi i mostri sono buffi, ma nulla di più.

Infine, in fondo al manuale, ci sono tabelle di prezzi di beni fin troppo comuni da giustificare la loro presenza nel manuale anziché usare quelle del manuale base del gioco scelto.

Conclusioni

Siamo alle conclusioni e, se non si è capito, Montelupo non mi è piaciuto. Pur arrivando a ben 68 pagine di spillato, il contenuto è davvero scarno e decisamente poco ispirato. Il testo sarebbe potuto comodamente stare nella metà delle pagine con un'impaginazione meno ampia e con un font meno grosso, e con gran parte di quanto di superfluo e banale vi è scritto tagliato via.

Quanto è scritto, potrebbe essere improvvisato tranquillamente al tavolo da un master nemmeno particolarmente navigato, e quanto non può essere improvvisato o che avrebbe dato quel qualcosa in più che uno cerca in un modulo pubblicato, non è stato scritto.

Proprio per questo, non consiglierei questo modulo né a un novizio né a un master esperto.

Una nota positiva, però, la troviamo: il modulo intero è stato rilasciato con licenza CC BY 4.0 e questo significa che chiunque voglia può usare le basi che getta per costruire qualcosa di interessante e pubblicarlo. Sarebbe interessante fare una bella jam o un lavoro di democrazia gygaxiana su di esso.

Per concludere, la verità è che sono davvero molto dispiaciuto e deluso. Quando ho acquistato Montelupo avevo davvero la speranza di trovare un megadungeon anche semplice, ma quantomeno interessante e a basso prezzo da giocare e da consigliare, ma purtroppo per me manca il bersaglio di davvero troppo.

Potete acquistare Montelupo a questo link

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